Palle dei Cannone nei Muri a Roma dove Trovarle

palla-cannone-palazzo-colonna
0

A Roma, su alcuni muri, sono ancora visibili delle palle di cannone che si sono conficcate nel 1849. Sono state sparate dall’ esercito francese durante la breve storia della Repubblica Romana. I transalpini erano intervenuti per restaurare il pontificato di Papa Pio IX , scappato a Gaeta. A resistere, sul Gianicolo e all’ interno delle mura romane, patrioti e Garibaldini che invocavano a gran voce la Repubblica. A questo scopo. se volete conoscere la gloriosa storia della Repubblica Romana del 1849 vi consigliamo la visita del Museo della Repubblica Romana che si trova a Porta San Pancrazio.

Se siete curiosi di vedere e toccare le palle di cannone ancora incastonate nei muri di Roma ecco dove andare:

Palazzo Colonna

per vedere questa palla di cannone ancora perfettamente conservata dovete entrare e visitare Palazzo Colonna, in via della Pilotta 17. La palla di cannone si trova ancora nella scalinata marmorea di un ampio salone. I Colonna non erano molto vicini al papato: per questa loro scelta politica il palazzo fu preso di mira dai colpi di artiglieria.

palla-cannone-palazzo-colonna

palla-cannone-palazzo-colonna

Isola Tiberina chiesa di San Bartolomeo all’Isola

Nell’isola Tiberina una palla di cannone sparata dai francesi distrusse le mura della chiesa di San Bartolomeo all’Isola e si incastrò sulla parete opposta. Vanta un diametro di 14 cm. Partita dalla via Aurelia, la cannonata si abbattè contro la chiesa, attraversando il muro e finendo la sua corsa sull’altare della Cappella della Vergine. Il tutto avvenne in un momento in cui la chiesa era affollatissima, ma fortunatamente non ci furono vittime (ecco perché “palla del miracolo”). Dovete entrare nella chiesa per vederla dato che la palla è stato murata nella parete sinistra della Cappella della Vergine e ad essa è stata aggiunta una epigrafe commemorativa, tradotta: “Questo proiettile di guerra, lanciato contro i nemici dalla via Aurelia alla fine di Giugno 1849 e, sfondato il muro anteriore, qui entrato, per aiuto di Maria salvatrice si fermò inaspettatamente sull’altare, e comunica ai posteri l’incolumità dei Francescani“.

san bartolomeo isola

San Pietro in Montorio

Il lato sinistro della chiesa di San Pietro in Montorio è stato colpito da una cannonata e anche qui c’è una targa che ricorda il mese di giugno del 1849.

san-pietro-montorio

All’ingresso di Villa Pamphilj, sulla sinistra del cancello della maestosa entrata, vennero incastonate due palle di cannone, raccolte da terra, per rievocare quegli eventi. L’ingresso è stato realizzato dall’architetto Andrea Busiri Vici nel 1861-63, dopo la battaglia del Gianicolo e dopo che quella che all’epoca dell’assedio era Villa Corsini fu annessa a Villa Pamphilj. Una leggenda metropolitana vuole che queste palle abbiano delle proprietà magiche, tanto da far esaudire i desideri di chi le accarezza.

palla-cannone-ingresso-villa-pamphilj

Nel grande cortile di Palazzo de Carolis, a via del Corso, il principe Ignazio Boncompagni Ludovisi aveva fatto apporre nel 1893 un’iscrizione – ancora visibile – per memoria della cannonata sparata dai francesi di Oudinot ; il cortile in seguito è stato coperto e trasformato in salone. Nell’iscrizione si ricorda il giorno e l’ora precisa: “un colpo di cannone francese lanciò una palla in questo luogo il giorno 20 giugno 1849 alle ore 3¾ pomeridiane”. La palla di cannone non è più presente.
A Villa Medici, sul Pincio, la palla sparata sarebbe la sfera marmorea che oggi fa da ornamento alla fontana seicentesca posta di fronte alla Villa (sede dell’Accademia di Francia). A sparare pare sia stata la regina Cristina di Svezia, ma le motivazioni dell’incauto gesto sembrano avere origini discusse .
Lungo le mura Aureliane, tra piazza Fiume e via Po, si trova una palla di cannone incastonata nella muratura della torre, prima di arrivare al varco in corrispondenza di via Po, sparata nel 1870, durante le battaglie per l’annessione di Roma al Regno d’Italia.

Fontana delle Palle di Cannone, rappresentativa del rione Borgo, si trova in Via di Porta Castello. Essa è composta da un mascherone adagiato su una piramide formata da palle di pietra sovrapposte, chiaro riferimento ai cannoni della vicina fortezza di Castel Sant’Angelo.

La base dell’angelo nel ponte Sant’Angelo è stata ammaccata da una palla di cannone scaricata durante la difesa papale del Vaticano nel 1870

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ERROR: si-captcha.php plugin: securimage.php not found.