I primi 200 anni di storia romana si sono svolti sotto una monarchia. Roma fu governata da sette re durante questo periodo di tempo, e ciascuno dei loro regni fu caratterizzato dalla personalità del sovrano in questione. A ciascuno di questi re viene attribuito il merito di aver stabilito una tradizione romana chiave o di aver costruito un edificio importante. Nessuno dei sette re era noto per appartenere ad una dinastia e non si fa alcun riferimento alla natura ereditaria del regno fino a dopo il quinto re, Tarquinio Prisco.
Quanti anni è durato il periodo della monarchia a Roma? Un po’ piu’ di 200 anni, Si parte dal 753 aC, anno di fondazione, e si arriva al 509 a.C., quando l’ultimo re (Tarquinio il Superbo) fu rovesciato. Questi re governarono per una media di 35 anni.
Il re di Roma possedeva il potere assoluto sul popolo e il Senato forniva solo un debole contrappeso oligarchico al suo potere, esercitando principalmente solo poteri amministrativi minori. Per questi motivi il regno di Roma è considerato una monarchia assoluta. Nonostante ciò, i re romani, ad eccezione di Romolo, furono eletti dai cittadini di Roma che occupavano i comizi curiati. Lì, i membri avrebbero votato sui candidati che erano stati nominati da un membro scelto del Senato, chiamato “interrex“. I candidati possono essere scelti da qualsiasi fonte.
Quanti anni è durato il periodo della monarchia a Roma?
I nomi dei Sette Re di Roma in ordine
Nome del re romano | Data di inizio-fine del loro regno |
Romolo | 753-716 a.C |
Numa Pompilio | 715-673 a.C |
Tullo Ostilio | 672-641 a.C |
Anco Marzio | 641-616 a.C |
Lucio Tarquinio Prisco | 616-579 a.C |
Servio Tullio | 578-539 a.C |
Tarquinio il Superbo | 535-509 a.C |
Roma ha avuto 7 o 8 Re?
La tradizione ci dice che Roma ebbe sette re; tuttavia, questo non è del tutto corretto. Se includiamo nella lista Tito Tazio, che regnò solo cinque anni e insieme a Romolo, l’antica Roma ebbe in totale otto re.
Tito Tazio era il re dei Sabini, popolo del Lazio. I Sabini iniziarono come nemici di Roma ma alla fine giunsero a un accordo di pace che significava che i due popoli diventassero uno, sotto una monarchia unita. Tito Tazio non sembra aver lasciato la stessa impronta agli storici antichi, che non lo inseriscono nell’elenco canonico dei sette Re di Roma.
Romolo 753-715 a.C
Romolo fu il leggendario fondatore di Roma. Secondo la leggenda, lui e suo fratello gemello, Remo, furono allevati dai lupi. Dopo aver fondato Roma, Romolo tornò nella sua città natale per reclutare residenti: la maggior parte di quelli che lo seguirono erano uomini. Per assicurarsi mogli per i suoi cittadini, Romolo rubò le donne ai Sabini in un attacco noto come “lo stupro delle donne Sabine”. Dopo una tregua, il re sabino di Cures, Tazio, regnò insieme a Romolo fino alla sua morte nel 648 a.c.
Numa Pompilio 715-673 a.C
Numa Pompilio era un sabino romano, una figura religiosa molto diversa dal bellicoso Romolo. Sotto Numa, Roma conobbe 43 anni di pacifica crescita culturale e religiosa. Trasferì le Vestali a Roma, fondò collegi religiosi e il Tempio di Giano, e aggiunse gennaio e febbraio al calendario per portare a 360 il numero di giorni in un anno.
Tullo Ostilio 673-642 a.C
Tullo Ostilio, la cui esistenza è in qualche dubbio, era un re guerriero. Poco si sa di lui se non che fu eletto dal Senato, raddoppiò la popolazione di Roma, aggiunse nobili albani al Senato di Roma e costruì la Curia Hostilia.
Anco Marzio 642-617 a.C
Sebbene Ancus Martius (o Marcius) fosse stato eletto alla sua posizione, era anche nipote di Numa Pompilio. Un re guerriero, Marcio aggiunse al territorio romano conquistando le vicine città latine e trasferendo il loro popolo a Roma. Anco Marzio fondò anche la città portuale di Ostia (ora Ostia Antica).
Lucio Tarquinio Prisco 616-579 a.C
Il primo re etrusco di Roma, Tarquinio Prisco (a volte indicato come Tarquinio il Vecchio) aveva un padre corinzio. Dopo essersi trasferito a Roma, divenne amico di Anco Marcio e fu nominato tutore dei figli di Marcio. Come re, ottenne l’ascesa sulle tribù vicine e sconfisse in battaglia Sabini, Latini ed Etruschi.
Tarquinio creò 100 nuovi senatori e ampliò Roma. Ha anche istituito i Giochi del Circo Romano. Sebbene vi sia qualche incertezza sulla sua eredità, si dice che abbia intrapreso la costruzione del grande Tempio di Giove Capitolino, avviato la costruzione della Cloaca Maxima (un imponente sistema fognario) e ampliato il ruolo degli Etruschi nel governo romano.
Servio Tullio 578-535 a.C
Servio Tullio era il genero di Tarquinio Prisco. Istituì a Roma il primo censimento, che serviva a determinare il numero dei rappresentanti di ciascuna zona al Senato. Servio Tullio divise anche i cittadini romani in tribù e fissò gli obblighi militari di 5 classi determinate dal censimento.
Tarquinio il superbo 534-510 a.C
Il tirannico Tarquinio il Superbo fu l’ultimo etrusco o qualsiasi re di Roma. Secondo la leggenda, salì al potere in seguito all’assassinio di Servio Tullio e governò come un tiranno. Lui e la sua famiglia erano così malvagi, dicono le storie, che furono estromessi con la forza da Bruto e altri membri del Senato.
Il numero 7 a Roma
Tutto lo scenario della Roma arcaica è intriso di riferimenti simbolici. A cominciare dalla ricorrenza del numero sette: oltre ai re, sono sette le alture su cui nasce la città primordiale ( il Settimonzio, che generò l’omonima festa), i colli sui quali in seguito si sviluppa (Palatino, Capitolino, Celio, Quirinale, Viminale, Aventino ed Esquilino), i magistrata septemviri che hanno l’incarico di distribuire e ‘erre dell’agro pubblico e gli epuloni che sacrificano a Giove.
Sette sono anche i pignora imperii, ovvero gli oggetti che garantiscono il potere e le sorti di Roma: l’Ago di Cibele. la Quadriga di Veio, le Ceneri dà Oreste, lo Scettro di Priamo, il Velo di lliona, il Palladio e gli Ancilia (i dodici scudi dei salii, tra i quali si nasconde quello originale, regalato dal dio Mane a Numa Pompilio).